IL REVERSE ENGINEERING SI UTILIZZA QUANDO SI DEVONO RIPRODURRE OGGETTI ESISTENTI CHE NON HANNO IL FILE CAD
Reverse Engineering, definizione e caratteristiche
Il reverse engineering si applica quando si ha la necessità di riprodurre o riprogettare oggetti già esistenti ma dei quali non si ha il file CAD. Tramite la scansione laser si acquisiscono le geometrie e la matematizzazione 3D del pezzo, al fine di realizzare un oggetto che abbia le caratteristiche analoghe o migliori.
Il primo step consiste nella scansione 3D dell’oggetto che si vuole riprodurre. Si impiega un tastatore o videoproiettore, investendolo da un fascio luminoso, definito come scansione a luce strutturata.
Reverse engineering, la luce strutturata
Nell’ambito del reverse engineering, con il termine di “luce strutturata” si intende una tecnica di rilevamento tridimensionale che sfrutta spesso un raggio laser, apposite lenti e telecamere che consentono di proiettare un pattern, come righe, su un oggetto.
A seconda di come la vista dell’oggetto si proietta, permette ai sistemi di calcolo dello strumento di ricavarne la profondità degli oggetti scansionati, ottenendo anche diverse informazioni sulla superficie.
Successivamente il relativo software esegue una triangolazione dei punti. Ricostruisce la posizione e la forma dell’oggetto, generando una mesh triangolare. Modelli di questo tipo altamente rifiniti consentono di apportare modifiche dettagliate.
Il modello mesh: di cosa si tratta?
Un modello mesh è formato da vertici, spigoli, facce che utilizzano una rappresentazione poligonale, definendo una forma 3D. Una mesh non ha proprietà di massa.
Il secondo step avviene da parte di un operatore, il quale tramite l’utilizzo del software, trasforma la mesh in un poligono quadrangolare, ottimizzandone il modello.
La mesh viene controllata e corretti possibili errori dovuti dalla scansione, poi vengono effettuate eventuali modifiche. A conclusione di questa tecnica di reverse engineering, vengono estrapolate le matematiche del modello ottenuto, le quali verranno impiegate per realizzare il nuovo particolare, ma anche per svolgere le successive analisi FEM. Poi sarà possibile utilizzare le matematiche anche per realizzare il componente in Additive Manufacturing.